lunedì 20 agosto 2012

Femminismo, incubi virili e incredibili paralleli

Quando una lettura capita proprio a fagiolo. Tratto da "Donne, resistenza e rivoluzione", di Sheila Rowbotham.

"Durante la comune un corrispondente del Times si infiltrò in un circolo femminile. La stanza era piena di donne e di bambini «del più infimo strato sociale». Le donne indossavano «casacche disordinate» e «in testa copricapi bianchi ornati di gale». Al fondo della stanza c'era un tavolo coperto di giornali e libri, e dietro di esso giovani cittadine indossavano fasce rosse. Una giovane parlò sulla necessità di difendere la rivoluzione. Il giornalista non si interessò di quel che stesse dicendo ma del fatto che era «giovane e graziosa». Ma colse negli occhi di lei uno sguardo che gli diede la sensazione che «non gli sarebbe piaciuto essere suo marito». L'oratrice successiva dall'aspetto abbastanza rispettabile ma «divagante e inconsistente» parlò del ruolo della donna nella comune e della rivoluzione del 1789 e poi criticò il clero. Un'altra criticò severamente lo sfruttamento dei poveri da parte della società. Il cronista del Times giudicò il suo discorso «vago e pieno di inutili ripetizioni»."