martedì 24 maggio 2011

La mia prima notte in piazza Maggiore

Non avete idea di quanti scarafaggi ci sono di notte in piazza Maggiore. Sono ovunque, corrono lungo le fessure tra le pietre del pavimento, passeggiano nei cessi dei pochi bar aperti, si infilano sotto i mucchi di cartone e tra gli zaini ammucchiati negli angoli della piazza. Traspirano dalle mura dei palazzi, come sudore nero.

Verso le tre, annebbiata dalla stanchezza, inizio a pensare che forse più tardi, quando tutta la città dorme, apriranno il portale di palazzo d’Accursio e insedieranno il loro sindaco, un esemplare alto tre metri e lungo come un autobus. Allora tutto sommato mi rassicura il fatto che alle cinque ancora ci sia gente sveglia. Immagino che sotto gli sguardi degli umani certe cose non avvengano, e poi più avanti, con la luce del sole, certamente il sindaco non si farà vedere.

Chi invece si farà vedere - a giorno inoltrato e, immaginiamo, ulteriormente rischiarato dagli spot della ribalta - sarà Virginio Merola, alla sua prima mattinata da neoeletto primo cittadino. L’assemblea ha già deciso che ignorerà deliberatamente la questione.

A parte gli scarafaggi, che mi mettono addosso un certo disagio, in piazza Maggiore di notte si sta proprio bene. Io e una mia amica apparecchiamo un bel giaciglio a due posti davanti alla Sala Borsa, e il materassino che mi sono fatta prestare attutisce alla perfezione le poche asperità del granito.

Alla faccia di chi considera questo presidio una faccenda da studentelli spagnoli in erasmus, la situazione è piuttosto variegata. C’è un pasticcere cinquantenne che si addormenta con le braccia conserte e il viso rivolto alle stelle, per nulla infastidito dai rumori e dalle luci della città. C’è chi una casa, probabilmente, non ce l’ha per nulla. Ci sono alcuni migranti con la voglia di chiacchierare. C’è un ragazzino che avrà più o meno quattordici anni, che forse stanotte si sente meno solo a dormire per strada.

Verso l’una, una ragazza fa girare una vaschetta di patatine di Mc Donald’s. Alle sei si alza e, dopo aver dato il buongiorno ai pochi già svegli, si mette a pulire la piazza. Ha i capelli coperti da una sciarpa a righe. Dev’essere una delle famose donne islamiche – segregate e represse – di cui si parla tanto.

Mi hanno detto che stanotte a dormire siamo tre più di ieri. Non è molto, ma non è neanche male. All’assemblea serale, com’è ovvio, l’incremento è stato molto più grande. Mentre le rondini volteggiano attorno a San Petronio per la loro consueta parata mattutina, noi sistemiamo il banchetto della biblioteca di strada e innaffiamo la piccola pianta di erica che qualcuno ci ha regalato. Alcuni passanti ci salutano mentre vanno al lavoro, come si fa tra buoni vicini di casa.

23 commenti:

  1. In effetti dal post non si capisce una mazza. Comunque a Bologna ci si turna per far sì che a dormire ci siano circa una trentina di persone per notte.

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  2. Le patatine del McDonald's fanno perdere credibilità a chi chiede democrazia, rispetto dei diritti, rispetto per l'ambiente e giustizia sociale.

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  3. considerato che chi le ha portate testimonia ogni giorno della lotta dei migranti picchiati ed espulsi ad arbitrio dalle nostre forze dell'ordine, direi che no, la credibilità, per quel che mi riguarda, rimane intatta.

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  4. e poi non c'è molto altro di aperto nelle vicinanze se vuoi mangiare con pochi soldi in piena notte

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  5. No, va bene. Fammi elaborare un po' meglio la mia opinione.
    Tu chiedi democrazia, rispetto dei diritti, rispetto per l'ambiente e giustizia sociale.
    Ma finanzi, con un contributo piccolo, ma comunque esistente, una multinazionale che ha «una struttura più vicina al totalitarismo di ogni altra organizzazione umana» (Chomsky) che schiaccia la democrazia e collabora con regimi antidemocratici; viola i diritti dei propri dipendenti sottopagandoli, facendoli lavorare in condizioni non a norma, e dei consumatori, non informandoli e anzi mentendo su ciò che è contenuto nei cibi che vende; si fa beffa del rispetto per l'ambiente in barba a norme sui gas serra e sulla deforestazione; fa ampio ricorso ai paradisi fiscali, tanto per dirne una sulla questione giustizia sociale.
    La mia logica è che se dò soldi a questa organizzazione io mi rendo complice di queste ingiustizie, che io lo faccia perchè mi piace il McFlurry o che io lo faccia perchè purtroppo a mezzanotte non c'era niente di aperto.
    Oppure non è come dico io?
    Credimi, non voglio fare la predica agli altri; voglio solo fare riflettere un po' sulla questione del consumo critico, perchè davvero «voti ogni volta che compri».

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  6. Comunque, dimenticavo: il blog è interessante, credo che continuerò a seguirlo. In cosa sei neo-laureata?

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  7. So perfettamente quali sono le malefatte del Mc Donald's, e lo sa anche l'assemblea. L'assemblea sta lavorando sulle sue posizioni (che sono costruite collettivamente in una piazza, con la collaborazione di tutti quelli che passano, quindi capisci che ci vuole un po' di tempo), ma ti assicuro che la contrarietà alle multinazionali quali Mc Donald's è certamente nelle sue corde. E' un argomento che è stato tirato fuori.
    E' ovvio però che non si può obbligare i singoli a non comprare le patatine, specialmente se hanno fame a tarda notte e se quello è il posto aperto più vicino.
    Permettimi di dire che trovo le tue osservazioni piuttosto sterili, perchè non tengono minimamente conto del dato che, con la descrizione di quel piccolo gesto, intendevo evidenziare: la nascita di una piccola comunità solidale, completamente auto organizzata, in una piazza italiana.

    Detto ciò, grazie mille mille per il complimento e felice di averti tra i miei followers :)
    Ho studiato lingue e culture orientali.

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  8. Non è sterile, perchè io riguardo la scarsa credibilità mi riferivo non al movimento, che con le patatine di McDonald's non ha nulla a che fare, ma con la ragazza a cui hai fatto cenno. Io ho i miei dubbi sulla consapevolezza di ciò che sta facendo; perchè davvero comprare dalle multinazionali e impegnarsi per la democrazia non sono cose che vanno d'accordo, anzi piuttosto si ontraddicono.

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  9. Ma scusate nonazism e culturaliberta, una persona che alle due di notte c'ha fame, deve patire perchè Mc Donald's è brutto e cattivo? Se non comprava quelle patatine avrebbe salvato il mondo? Non credo davvero, e lo dico col massimo rispetto per il consumo critico, non ho dubbi che Mc Donald's sia "brutto e cattivo", ma i vostri ragionamenti somigliano tanto a quelli che dicono "boicottiamo gli scrittori che pubblicano con Mondadori" oppure "non devi leggere i romanzi di Yehoshua perchè è sionista" che poi in altre epoche dicevano "John Wayne è uno stramaledetto repubblicano conservatore quindi i suoi film ti devono fare schifo per forza" e seguitando così, questa ossessione per la "purezza ideologica" pure nelle scelte dei consumi alimentari o culturali, pure negli aspetti più intimi della propria vita (anche nelle scelte sentimentali, magari) non l'ho mai sopportata. Finchè parlate di fast-food posso pure in parte, condividere ma tremo al pensiero di veder applicato questo modo i pensare ad altri ambiti come l'industria culturale
    Quanto alle "contraddizioni", v'informo che gli esseri umani SONO contradditorii, sono complicati e c'è chi la considera una ricchezza (per Walt Whitman contraddirsi voleva dire contenere moltitudini).
    Comunque non credo che quella ragazza abbia qualcosa di cui rimproverarsi, detto questo chiedo scusa alla padrona di casa perchè le abbiamo sporcato il blog parlando di cose che non c'entrano.

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  10. Concordo pienamente con Paolo, anche se il discorso sull'industria culturale non lo tirerei in ballo...
    ti ripeto, culturaliberta, che non comprare dalle multinazionali non è sempre semplice, soprattutto quando sei accampato in una piazza e devi arrangiarti con quello che c'è. anche a me il purismo non piace, ho conosciuto ferventi no global con il vizio del burger king (non ci andavano certo tutti i giorni, ma una volta ogni tanto se lo concedevano, gli piaceva). erano consapevoli del fatto che le lotte che portavano avanti ogni giorno avevano ben più valore del fatto di non mangiare un hamburger una volta al trimestre.

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  11. Ho capito quello che dite, ma per me definirsi per la democrazia e dare anche solo un euro per comprare le patatine di McDonald's o quello che volete ha la stessa identica valenza etica che definirsi contro Berlusconi e dargli dei soldi o fargli gli applausi quando lo si incontra per strada. Chiamatelo purismo o come volete, io so solo che non riesco ad accettarlo.

    P.S.: nonazism e culturaliberta sono la stessa persona

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  12. "P.S.: nonazism e culturaliberta sono la stessa persona"

    Lo sospettavo. Vabbè, pensala come ti pare, è encomiabile la tua coscienza civile e la tua volontà di denunciare le malefatte delle multinazionali (immagino che non berrai neanche Coca Cola pure loro non hanno la coscienza pulita in Colombia, mi risulta e ovviamente immagino pure che non fumerai nè berrai alcolici visto che non finanzieresti mai imprese che fabbricano prodotti nocivi per la salute, vero?) ma hai torto a prendertela con una ragazza che ha portato da mangiare agli amici, quando uno entra in un bar mica ha sempre modo d'informarsi se il proprietario è stronzo e se è l'unico posto aperto forse ci andrà lo stesso pure se sa che è stronzo.
    Ti inviterei ad una maggiore tolleranza, sarà che non sono così "barricadero", ma questo rigore inflessibile un po' mi inquieta. Se fai il "puro" arriva sempre quello più puro di te che ti epura, diceva qualcuno

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  13. Ti ringrazio per il discorso sulla coscienza civile. Non sbagli quando dici che non bevo Coca Cola e che non fumo né tabacco né altro, sbagli invece quando dici che non bevo alcolici.

    Però dai commenti precedenti mi sembra di essere stato frainteso su un punto particolare che mi sta a cuore: io non sono contro qualcuno che è antipatico, cattivo o "stronzo", come hai provato ad azzardare tu immaginando uno scenario in cui io mi rifiuterei di comprare qualcosa in un bar solo perchè il proprietario è stronzo.

    Io sono contro ciò che è disumano e per ciò che è umano. Se non voglio dare soldi al Mc Donald's non è perchè chi lo possiede è cattivo o fa i capricci, ma perchè compie gesti che sono disumani, nel senso che offendono la dignità umana. Ma bere alcolici, se ci si mantiene entro certi limiti, è umano. Fumare tabacco è umano. Nella maggior parte dei casi, fumare marijuana è disumano, perchè si finanzia la mafia, visto che è un mercato non legalizzato. Bene, anche essere stronzi è umano, io il barista stronzo non lo boicotto.

    Devo ammettere che mi turba alquanto essere visto come qualcuno che fa i capricci e che si lagna, quando sono semplicemente una persona che, come dici, è dotata di una forte coscienza civile. Non riesco a credere che la coscienza civile possa diventare motivo di biasimo.

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  14. Chiedo scusa se con l'esempio del proprietario stronzo ho dato l'impressione di voler banalizzare o biasimare il tuo impegno sociale. Non volevo, volevo solo invitarti, usando dei toni forse un po' "leggeri" a tollerare chi magari vive il tuo stesso impegno in maniera meno "inflessibile". Non era mia intenzione mancarti di rispetto, ma forse è meglio chiudere qui la discussione.
    Ciao

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  15. Io credo che il tuo atteggiamento, nonazism, sia un'ennesima dimostrazione della follia italiana. Quella follia per cui se uno ti dice che ci sono delle persone che da dieci giorni stanno accampate in una piazza per cercare di immaginare e costruire una nuova idea di società, l'unica cosa che al lettore viene in mente è che non dovevano comprare le patatine di Mc Donald's. La coscienza civile non c'entra proprio niente, questa è pazzia. Ciao

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  16. Va bene, chiudiamola qui.
    Va bene, chiamiamola pazzia.
    Ma allora smettiamola tutti quanti di criticare quei politici idioti che sono divorziati e risposati e poi vanno al Family Day. Mi sembra un po' la stessa cosa.

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  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  18. @ Culturalibertà/Nonazism

    Scusa, i tuoi appunti mi sembrano la tipica manifestazione del clicktivista che fa la rivoluzione davanti allo schermo di un computer, da dove si sente in diritto di giudicare chiunque per ogni minimo "sgarro" all'ortodossia.

    L'alienazione dalla realtà viva, in questo caso quella di chi si spacca il culo in un presidio permanente piazza, produce tipicamente questo genere di discorsi, e impedisce di cogliere le sfumature, di ponderare il giudizio.

    Quando poi si confondono attivismo e foia webmaniacale da commento "pur di muovere le dita", il livello di alienazione è ad uno stadio piuttosto avanzato.

    Adrianaaaa ha ragione: certi interventi sono al limite della follia.

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  19. nonazism sta avendo problemi a postare (blogger maledetto), quindi metto io il commento che voleva lasciare. Eccolo.
    "Mi pare di aver sottolineato con sufficiente
    > chiarezza che non stavo criticando il movimento, ma solo il gesto di
    > una persona.
    > Forse il fatto che il dibattito in questione abbia avuto
    > come tema proprio le patatine potrebbe far pensare che per me queste
    > hanno un peso maggiore di tutte le altre azioni che si svolgono e di
    > tutte le altre attività praticate da un movimento civile come quello
    > che ha occupato piazza Maggiore a Bologna e tante altre piazze; eppure
    > metto le mani avanti e informo che non è così.
    > Chi mi conosce sa bene
    > quanto entusiamo io abbia dimostrato nel seguire gli eventi che hanno
    > caratterizzato il “maggio spagnolo” (avevo pensato addirittura di
    > prendere un aereo per raggiungere la Comune di Madrid) e quanto io
    > simpatizzi con questo genere di proteste, innovative e ricche di
    > contenuti.
    > Perciò vi prego di non fraintendere troppo facilmente le mie
    > parole e le mie opinioni, e anzi di considerare le mie osservazioni
    > come il mio contributo al movimento, come proposte e idee che vengono
    > in pratica dal suo interno; perchè del movimento io mi sento parte.
    > E
    > non si creda nemmeno che io sia uno di quegli alienati attivisti tutti
    > dediti a diffondere il Verbo e la Verità sul consumo critico,
    > professato come una religione; non è così. Troppo facile giudicare da
    > un discorso sulle patatine.
    > Non sono un attivista di nessun movimento
    > strutturato, sono solo un cittadino, e in quanto tale, esattamente come
    > mi informo su chi voto, mi informo su cosa compro, come dovrebbe fare
    > qualunque altro cittadino."

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  20. E questa è la mia risposta:
    Io ho capito il tuo punto di vista, e mi pare di averti risposto sulla questione. Il fatto è che con quel presidio il consumo critico c'entra poco. Perchè nella società che si sta immaginando le multinazionali non esisterebbero proprio. La priorità, ora, è costruire insieme un'idea di società nuova. Quando c'è quella (e, ripeto, ci vuole tempo per costruirla in una piazza) si possono trovare le strategie necessarie per muoversi in quella direzione. Prima, però, bisogna elaborare collettivamente un'idea di futuro, è la cosa fondamentale al momento. Non ne siamo più capaci, te ne sei accorto?

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  21. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  22. Quella frase è attribuita a Voltaire, ma probabilmente non l'ha mai detta.
    Comunque non mi sembra che a nonazism sia stato impedito di parlare.
    A proposito di illuminismo, io personalmente sono per la laicità e non amo il rigorismo anche quando è politicamente ed eticamente "corretto": mi va benissimo il consumo critico, informarsi su cosa si compra, l'impegno civile e lungi da me biasimare queste cose, ho visto Fast Food Nation e Super Size Me e di Mc Donald's non ho una buona opinione (non l'avevo manco prima)..ma mettere in dubbio la coerenza politica di una persona che non si conosce solo perchè a mezzanotte ha comprato delle patatine col marchio sbagliato mi pare eccessivo e mi pare eccessivo equipararla ai politici divorziati che vanno al Family Day. Tutto qua. Scusate se continuo l'OT ma oramai...

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  23. non capisco il dibattito e non collego i pezzi del puzzle!!!
    quindi ci rinuncio!!!
    cancello tutto e mi ritiro da questa discussione accesa!!!

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